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 Caro 
Direttore, 
Vorrei poter ringraziare sulle pagine del giornale piu' letto 
d'Italia tutti coloro che ci hanno ospitato, che ci hanno scritto 
splendide lettere d'affetto, tutti coloro che hanno organizzato 
l'ultima tournee del Teatro dell'Arcobaleno o "dei Miracoli" come fu 
sopranniminato da voi. 
"È 
stato un onore partecipare ad una cosa così grande, una cosa che 
veramente fa tirare un sospiro di sollievo di fronte al futuro che 
incute così tanta paura. 
I 
tuoi ragazzi sono uomini, hanno una sensibilità così forte, piena di 
stupore di fronte alla vita e non possono che esser presi da esempio 
in questa difficile realtà e in questa continua lotta contro il 
nulla che sta sempre più invadendo questo mondo…" Ha scritto un 
giovane coetaneo dei ragazzi arabi ed ebrei che insieme hanno 
recitato, danzato e mimato ridendo e piangendo, la loro vita di ogni 
giorno. 
E un sacerdote scrive:."Il vivere assieme ha generato tra questi 
ragazzi amore e amicizia vera. In patria vivono la quotidianità 
della scuola, del lavoro, dello sport, della musica, nell'incertezza 
di non sapere mai se finiranno vivi la giornata; ma quel "qualcosa 
di più" che li ha fatti amici, dà loro la forza di affrontare la 
vita di ogni giorno con speranza: sono il segno che la pace è 
possibile. Nei loro occhi mi ha colpito la profonda gioia. E la 
maturità di giudizio delle loro parole, e la voglia irrefrenabile di 
dire, di dirsi, di proporre amicizia ai nostri giovani..."   
 Si 
e' l'amicizia che salvera' il mondo. Il conoscersi, il sapersi 
augurare con semplicita', con empatia e slancio: "Buone feste, che 
tu possa trascorrere una Pasqua serena! E poter rispondere con 
sincerita' "E che tu possa sedere con gioia alla tua tavola 
imbandita per Pesach accanto ai tuoi cari! 
 Se 
riusciremo a fare questo, avremo salvato perlomeno una vita. E chi 
salva una vita - insegna la Tradizione - e' come se avesse salvato 
il mondo intero! 
Con 
affetto 
Dr. Angelica Calo' Livne' 
Da Israele  
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