Ieri mi hai scritto: Giuss è stato portato a casa, è grave, in un
momento di lucidità ha voluto farsi cantare una nostra canzone (una
delle poche canzoni cielline che oggi si cantano normalmente anche
in chiesa) che si intitola "Noi non sappiamo chi era, noi non
sappiamo chi fu".
E' scritto nello Zohar, il libro dello "Splendore" il trattato
piu' importante della mistica ebraica, che quando un uomo sta' per
morire un gallo canta, ma nessuno eccetto il morente puo' sentirlo
"poiche' una tradizione ci insegna che nel momento della morte la
sensibilita' dell'uomo aumenta a tal punto che egli vede delle cose
che non ha mai visto nella sua vita. Nel momento della morte l'uomo
riceve l'autorizzazione a vedere i suoi genitori e i suoi amici
morti. Li riconosce perche' essi gli appaiono con il medesimo
aspetto che avevano durante il loro soggiorno in questo basso mondo.
Se l'uomo e' degno, tutti i suoi parenti e amici gli appaiono pieni
di gioia e lo salutano......"
Don Gius, il Giusto, e' degno, questo e' certo! Perche' ha
insegnato ad amare. Ad amare semplicemente per il solo fatto che si
e' creature di D-o. E quando hanno cantato per lui la canzone di CL,
sicuramente i suoi genitori e i suoi amici e il gallo e una schiera
di angeli cantavano tutti intorno.
Volevano tutti benedirlo e ringraziarlo per cio che ha trasmesso,
che ha insegnato con amore. Don Giussani continuera' a proteggere da
lassu' i suoi figli. Il popolo che ha educato ad accogliere e ad
amare con bonta', semplicita' e fede ogni tesoro del Creato.
Sia il suo ricordo benedetto
Dr. Angelica
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