Lettere dal Pubblico

Elisa

Cara Angelica 
Le invio la riflessione di Elisa Gesu, una mia studentessa della classe III D del Liceo Scientifico "Giulio Casiraghi" di Cinisello Balsamo (Milano), scritta dopo aver assistito allo spettacolo "Anne in the sky". Penso che quanto esprime si possa considerare condiviso dagli altri studenti , che hanno ripetutamente dichiarato di essere rimasti entusiasti dello spettacolo e di sperare di poter assistere ancora ai suoi spettacoli e di fruire così del suo prezioso messaggio di speranza.

Shalom e ancora grazie!
Maria Teresa Maglioni

" Prima ancora di cominciare in modo canonico, prima ancora di dire chi sono, vorrei ringraziarvi, per ogni singolo movimento di ogni muscolo effettuato su quel palco, per ciò che avete messo in gioco e per la spinta a metterci in gioco che avete dato a noi.

Cara Angelica e cari ragazzi,

sono una delle studentesse che venerdì 26 gennaio si trovava al “Teatro dal Verme”, una dei tantissimi che hanno mangiato un pezzetto di pane e che hanno “sventolato” un cellulare. Come in tante occasioni, so che i semplici ringraziamenti risultano banali, ma comincio col farli ugualmente. Quindi: grazie, grazie davvero, per aver rievocato momenti che per noi e per voi sono lontani e vicini in modo diverso, sia nel tempo che nello spazio, ma che in qualche modo hanno il potere di unirci.

Non sopportando il rischio di cadere in banalità, passerò io a rievocare qualcosa, ma di diverso: le emozioni che ho letto sui vostri volti e che per uno strano effetto specchio si riflettevano sul mio. Più di ogni cosa ricordo la bellezza dei volti delle due “Anne”, i loro sorrisi: sono stati la prima cosa che mi hanno colpito: i loro occhi lucentissimi, che da un momento all’altro si colmavano di gioia, di terrore, di disperazione, di SPERANZA, che abbatte tutte le frontiere, che non si ferma per nessuno, che è la prima a lottare e scrivere la storia.  Poi tutti gli altri, uno per uno: la loro pazienza la noia, la tristezza, i sorrisi. Il mio elenco si chiude con la parola con cui l’ho cominciato, come un cerchio. I sorrisi dei ragazzi, senza badare alla nazionalità, alle convinzioni, alle origine e al futuro di ognuno di loro, sono le basi per costruire qualcosa di nuovo, mai visto, eppure tanto sognato: la PACE.

Chiudo con qualcosa di diverso da un’ulteriore ringraziamento: mi faccio l’augurio di diventare, nel mio futuro, almeno un po’ simile ad ognuno di voi."

Elisa Gesu