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Ad Matai
Articolo per Tempi -
di Angelica Calò Livnè.

E' come un test di pazienza. Non c'e' un attimo di tregua, un attimo di respiro.
Restituiamo 400 terroristi alle loro famiglie e in cambio riceviamo 3 bare. Da una parte della barriera una folla esultante canta vittoria inneggiando a nuovi rapimenti e vendette e dall'altra il silenzio, il dolore, il vuoto incolmabile e l'interrogativo muto con lo sguardo perso nel cielo.
Corpi di soldati avvolti in bandiere d'Israele e resti di corpi inerti e lacerati in sacchi bianchi, come dopo ogni attentato. Tutto accade nello stesso giorno e la mente non ha il tempo di metabolizzare la sofferenza, la ragione non riesce a darsi una risposta. E i sondaggi continuano a rivelare risposte agghiaccianti sull'ebraismo e su Israele. In questi ultimi tre anni in cui il mondo e' crollato addosso a centinaia di famiglie israeliane, in cui ogni bambino ha imparato a conoscere da vicino la morte, il lutto, la paura e l'agitazione mentre noi eravamo occupati a insegnar loro il dialogo e la speranza, i messaggeri dell'odio rimpinzavano il mostro a mille teste che era assopito da soli 60 anni. Qui una ciotola di menzogne, qui le immagini di gente inerme davanti a una casa vuota fatta esplodere dopo che il figlio dei padroni di casa aveva fatto disintegrare 20,30 persone, qui le voci di pacifisti invasati che difendevano con il loro corpo Terminators programmati ad uccidere senza pieta'. E finalmente il mostro si e' svegliato. E' pronto all'attacco. In passato si e' chiamato Amalek, si e' chiamato nazismo, si e' chiamato stalinismo e ora e' ancora piu' sofisticato e crudele.
Nelle loro caverne, nei loro rifugi, dai loro quartier generali i fedeli sudditi delle forze del male che lo hanno alimentato godono soddisfatti. Successo attira successo e loro, ebbri dell'atmosfera che sono riusciti a creare nel mondo si accingono a riempire nuove enormi ciotole di cibo per alimentarlo: con interviste su storie di violenze nelle carceri israeliane ai 400 assassini liberati, con l'istigazione a processi contro barriere difensive trasformate in muri di Berlino, con caricature di ebrei che solo una mente satanica potrebbe disegnare e film, notizie televisive e radiofoniche ispirati al meglio del meglio delle elucubrazioni antisemite dei protocolli de savi di sion.
Ma il mostro sapra' distinguere?
Perche', in fin dei conti e' pur sempre un mostro, una creatura senza razionalita' e anima propria.
Anche in passato ha fatto confusione tra ebrei, disabili, zingari e omosessuali…..e da quando ha cominciato a svegliarsi ha azzannto senza distinzione grattacieli, caserme ristoranti e autobus…..
Cosa potra' causare ancora ?

Dr. Angelica Calo' Livne'


Reazioni


Cara Angela,
non sono venuto in toscana perché ho scelto di assistere mio padre. Non ne parliamo, ...è acqua passata. A proposito di acqua. Si vede nella tua schermata questo paesaggio? Se sposti in alto il cursore alla tua destra puoi far scorrere via la scritta per vederlo meglio. Ho immaginato che qualcuno leggesse il tuo ultimo articolo seduto su quel pontile là in fondo, vicino all'ultima capanna di paglia, circondata da queste acque basse, limpidissime, di un mare incomparabilmente calmo. Immaginati il contrasto stridente tra il dolore che tu esprimi nell'articolo e la serenità del luogo. Da inguaribile entomologo, mi sono domandato per quale assurdo motivo ci condanniamo, o ci condannano a pensare cose meno belle di questo mare. Quei poveri infelici dei mussulmani, coi divieti sulle immagini che si ritrovano sul groppone, si perdono metà della vita: certe cose non si possono descrivere, bisogna vederle. Noi invece facciamo proprio l'errore opposto, descriviamo le cose con tanta insistenza che alla fine ci sembra proprio che siano davanti ai nostri occhi, e invece siamo diventati..ciechi. Ecco l'"Ebreo errante" che ha schernito Gesù, ecco altri ebrei che avvelenano le acque con un composto magico di sangue umano, urine e altre erbe. Si dice pure che certi Israeliti abbiano ucciso nella sinagoga delle ragazze cristiane per impastare con il loro sangue il pane azzimo per la Pasqua. Ma che centra tutto questo con lo stupendo paesaggio di mare....niente...proprio niente...e questo è il bello, perché le stesse dicerie, credenze, superstizioni, pregiudizi che condizionano le menti sono basati sul niente, su quell'ingombrante niente che occupa la testa di moltitudini di ignare persone. Abbiamo davanti agli occhi le meraviglie del creato traboccanti dell'infinita Sapienza di D-o, e ci riempiamo la testa di...niente. Tu parli di un mostro a mille teste...o forse sono mille persone con la testa piena di niente che cominciano a somigliare a dei mostri? Quante volte, e per quanto tempo, queste "persone mostro" pensano ad un paesaggio così, o ad un monte innevato, o ad un qualunque altro meraviglioso scenario di cui è ricco questo pianeta? Non è una banalità, è proprio qui che nasce il pregiudizio, quel comportamento che spinge ad escludere, a diventare aridi, piuttosto che ad includere, ed aumentare il patrimonio della conoscenza. Tu dici che nelle loro caverne, nei loro rifugi questi tizi gioiscono: ma di che cosa hanno da gioire questi poveri matti? Del loro totale fallimento come esseri umani? Tu mi dici che ti ho lasciato senza respiro dicendo che la diga umana di Israele non cederà? Con la morte non si scherza, sia chiaro, ma se il popolo d'Israele è sopravvissuto alla Shoà, cosa si illudono di fare adesso questi quattro scellerati? Perché dare tutta questa importanza a questi quattro rimasugli di stupidità umana! E poi...quelle bestie umane che invocano l'azione dei kamikaze non chiedono altro che di sentire le urla e la disperazione degli ebrei. Sono così pezzenti nel profondo dell'animo che non sanno fare assolutamente nient'altro nella vita, e non hanno nessuno scrupolo verso i loro stessi connazionali che considerano alla stregua di oggetti. Non hanno capito che la vita umana è sacra. Per tutto questo, invece di dare atto delle brutture che continuano a fare, cara Angelica, io sono convinto che bisogna commiserare questa gente, e togliere dai loro occhi tutto quel sudiciume che gli impedisce di vedere questo paesaggio. Il destino ha voluto che tu fossi una brava maestra per dei bambini, una brava insegnante di teatro. Non rispondere alle provocazioni, non accusare a tua volta, non piegarti, non rigare nemmeno le tue guance con lacrime di dolore, ma guardali con lo sguardo fiero di chi conosce la verità, e insegna loro, ciò che ancora non sanno fare, con la fermezza e la determinazione che hanno sempre contraddistinto il Popolo ebraico nel conservare le sue tradizioni. Non spaventarti delle nuvole nere che loro vogliono stendere all'orizzonte, il tempo delle polemiche è morto e sepolto: è ora di iniziare l'era della dignità umana. L'era in cui la violenza non avrà più alcun senso per la specie umana. Siine certa, il Signore farà in modo che la tua piccola voce sia potente come il sole che illumina questo angolo di paradiso. Dove, come vedi, non c'è posto per il niente.

Marco.

 

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