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Con il cuore in subbuglio !
di Angelica Calò Livnè.

Cara Ilda,
Sento che abbiamo creato un bel rapporto e devo dirti delle cose.
Vorrei che almeno tu sapessi la verita' sui fatti che il vostro giornale riposta in rete.
Dopo aver letto l'articolo che segue sono stata afferrata da un vero malore.

Io stessa che vivo qui leggendo queste parole ho pensato: "Se gli israeliani si comportano in questo modo perche' si stupiscono tanto se poi i palestinesi reagiscono? E mi sono sentita male perche' immediatamente il pensiero e' andato a Tel aviv, a Gerusalemme, dove si trovano in questo momento i miei figli, dove vive mia sorella con i suoi bambini dove gira gente che cerca di vivere normalmente la propria vita. Ho sentito le gambe che tremavano, un senso di nausea la sensazione netta della paura che comincia a scenderti giu per la schiena come un brivido e sono andata a cercare "le fonti israeliane".

Cara Ilda, quei 15 palestinesi erano militanti armati che sparavano missili Kassam da giorni sui villaggi israeliani.
Tra loro c'era uno dei terroristi di Hamas che hanno attaccato il convoglio americano un mese fa. Questi militanti hanno attaccato i soldati israeliani sparando missili dal centro della folla dove c'erano anche bambini e con tutto cio' i soldati israeliani sono riusciti a non ferire nessun civile non armato.

L'articolo che segue racconta una parte dei fatti e ogni volta che racconta le testimonianza del portavoce dell'esercito israeliano immediatamente dice subito dopo che i palestinesi smentiscono.
Lo capisci che, non sia mai, ci sara' oggi un altro mega attentato, dopo aver letto cio che scrive il Corriere della sera e altri giornali come questo, il mondo dira'.."Be', se lo meritano!!!!!"

E io non so proprio come spiegare come mi sento in questo momento!!!!!!

Un saluto
Dr. Angelica

Il bilancio degli scontri conta anche oltre 50 feriti, molti gravi
Incursione israeliana a Gaza, quindici morti
Le vittime tutte palestinesi. I militari di Tel Aviv:

«Ci hanno sparato addosso». La replica: «Loro hanno aperto il fuoco»


Un uomo viene trasportato d'urgenza
all'ospedale al-Shifa dopo lo scontro
a fuoco di questa notte (Afp)

GAZA - Le truppe israeliane hanno ucciso almeno 15 palestinesi in scontri a fuoco nei dintorni di Gaza City (tredici vittime) e a Rafah (due). Fonti dell'esercito israeliano hanno detto che militanti palestinesi hanno aperto il fuoco sulle truppe impegnate nel dare la caccia alle cellule militanti, sparando colpi di mortaio contro gli insediamenti ebraici della Striscia di Gaza e missili nel sud di Israele.
Le fonti hanno detto che l'esercito israeliano ha risposto al fuoco colpendo «almeno un uomo armato». Il bilancio è invece apparso fin dall'inizio ben più pesante, secondo il racconto dei medici che hanno accolto le vittime negli ospedali.

LA VERSIONE PALESTINESE - Del primo scontro a fuoco la versione palestinese racconta che i soldati, a bordo di carri armati, sono giunti nei sobborghi di Shijaia e hanno aperto il fuoco su un posto di blocco della polizia palestinese, uccidendo inizialmente un solo poliziotto. Gli stessi testimoni hanno detto che gli altri palestinesi, due dei quali armati, sono stati uccisi quando i militanti hanno raggiunto la zona e si sono scontrati con le truppe israeliane.

I FERITI - Sono oltre 50 i palestinesi feriti negli scontri, tra cui la guardia del corpo di Sheikh Ahmed Yassin, il leader spirituale del gruppo militante islamico di Hamas, hanno aggiunto testimoni e medici. Molti di loro sarebbero in gravi condizioni.

LE VITTIME - Fra gli uccisi a Sajjaya, il nome più noto è quello di Hani abu Suheila: un leader militare di Hamas del campo profughi di Jabalya. Secondo fonti israeliane era una guardia del corpo del leader di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin: ma da Gaza questo dettaglio viene smentito. Altri uccisi sono stati identificati in: Muhammed abu Armana (23 anni), della sicurezza nazionale palestinese; Ismail abu al- Battal (30); Muhammed Ijala (30), Muhammed Hillas (22) - tutti residenti nel rione Sajjaya. Fonti locali riferiscono che a Gaza c'è forte tensione perchè si è sparsa la voce - finora non confermata - che l'operazione dell'esercito israeliano non è confinata al solo rione di Sajjaya, e che mezzi blindati israeliani sono stati visti altrove. Queste informazioni sono confermate nella sostanza da fonti militari israeliane che precisano che alla Brigata Ghivati è stato ordinato di penetrare in modo massiccio a Sajjaya allo scopo di neutralizzare cellule palestinesi specializzate in lancio di mortaio o nella deposizione di ordigni.

MISSILI QASSAM SU ISRAELE - Quattro missili artigianali Qassam sono stati sparati da Gaza sul territorio israeliano senza però fare vittime, secondo fonti militari israeliane. In un comunicato Hamas ha invitato i militanti ad azioni suicide per vendicare gli attacchi israeliani di mercoledì.


 

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