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La scintilla.
di Angelica Calò Livnè.

L'era del CD , del Pc e e del Dvd ha messo in ombra tante piccole cose che ci hanno aiutato a crescere ma a volte anche se non ha piu' senso tenerle in una casa gia' tanto piccola come quella di un kibbuz non riesci a sbarazzartene… Improvvisamente uno dei miei figli mi ha chiesto come si usa quest'aggeggio…un giradischi. Mi sono sorti mille pensieri…e spolverando il ripiano con un centinaio di vecchi dischi, da Battisti agli Inti illimani ho ripercorso quasi trent'anni di vita. Anzi di piu'. Negli anni '70, quando avevamo l'eta' che hanno ora i nostri figli, cantavamo: "We can change the world" cantavamo "La liberta' e' partecipazione"…guardavamo con compassione tutti quelli che "facevano finta di essere sani" e promettevamo a noi stessi che noi no, noi non avremmo fatto gli stessi errori "dei grandi" noi avremmo continuato a credere, noi non ci saremmo adattati alle evidenze, non avremmo permesso alla societa' di condizionarci, avremmo continuato a creare, a batterci per una giustizia vera per tutti, per un benessere sacro per tutti……. Preparavamo mimi, spettacoli e manifesti con la musica di Crosby, Stills, Nash e Young nella pelle, siedevamo lunghe ore accanto a un fuoco a suonare Gaber, De Gregori e Bob Dylan, contagiavamo tutti, anche i nostri genitori…..

Sono passati vent'anni e invece del Viet Nam e la Cambogia ora si parla di Terra Santa, di Brasile, di Romania, della Georgia, del Sudan…c'e il "Grande fratello" , le mode, la minaccia dell'extasis e molti, insieme al giradischi, hanno dimenticato quelle dolci promesse accanto al fuoco di campo, molti hanno perso quella scintilla negli occhi che prometteva aiuto in qualunque momento ce ne fosse stato bisogno, molti hanno lasciato "solo per un po" l'attivita' di gruppo, "la partecipazione", la solidarieta'" " la collaborazione" perche' c'erano cose "piu' importanti" da fare: la carriera, soldi abbastanza per comprare quello che avevano gli altri e di piu' e poi qualcosa di piu' grande ancora….e certi valori, che a 15, 16, 18 anni sembravano cosi chiari, fondamentali, cosi profondamente radicati nell'anima, sono rimasti nell'ombra, si sono indeboliti….si sono atrofizzati…perche' il senso "dell'altro", il rispetto, il dialogare, la convivenza con il diverso sono cose da allenare, da cercare se non si hanno a disposizione, sono cose da provare e riprovare. Quando si perde l'allenamento non e' facile tornare ed abituarsi a stare con gli altri, con tutti gli altri, anche quelli diversi da te, anche quelli piu' poveri, o piu' ricchi, di diversa religione, di lingua diversa, con culture e tradizioni diverse.

A 15, 16, 18 anni, specialmente se hai avuto la fortuna di incontrare uno di quegli adulti positivi che ancora si allena ai valori dei suoi 18 anni (perche' gli ideali positivi dei 18 anni sono stati sempre gli stessi, nel mille, nel 1200 o nel 1800) un adulto che ancora crede, canta e sa ascolta e ti insegna a credere, cantare e ad ascoltare e' facile avere quella scintilla negli occhi…

L'impegno e' mantenerla quella scintilla, e' portarla con te e trasmetterla col cuore, con tutto te stesso a chiunque ti passi vicino anche a 50 anni, anche a 80…..e' imparare a non tacere dinnanzi alle ingiustizie, dinnanzi alla violenza, dinnanzi alla prepotenza e alla cattiveria anche se ti imbatti in qualcuno che cerca di spegnerti quella scintilla con la forza, col sarcasmo, con il disprezzo!

La vera lotta, la vera rivoluzione, il vero dono che puoi fare a te stesso e' insegnare al tuo cuore, al tuo spirito questo nuovo tipo di fitness dell'anima. Un uomo o una donna che vanno ogni giorno in palestra, che hanno un corpo flessuoso e invidiabile, che da lontano sembrano ragazzi di 18 anni sono senza dubbio bellissimi e seducenti….ma una persona che ogni giorno si interroga, che fa qualcosa per cambiare la difficile realta' di chi soffre, che puo' ancora godere di un tramonto sul mare, che sa librarsi in una danza di ringraziamento, che crede che anche un piccolo uccellino steso sulla strada stia facendo del suo meglio per salvare l'umanita' e continua a crederci fino alla fine della sua vita….avra' lasciato una piccola traccia nel mondo, avra' migliorato, seppure solo un po', la realta', la sua e quella degli altri.

Non ascoltavo quelle canzoni da anni…ma mi sono resa conto che le avevo dentro. Le avevo assimilate. Erano parte di me. Forse per questo ho avuto la forza di restare in allenamento in tutti questi anni. Nonostante la tecnocrazia, nonostante il disprezzo di chi considerava certi sogni una vana perdita di tempo. Il mondo cambia, il bene resta e quella scintilla puo' accendere questo bene in tutti gli animi….

Tanti sogni si sono avverati e sulla strada incontro sempre piu' gente con quella scintilla negli occhi e non c'e dubbio, e' quella scintilla che continua a riscaldare l'umanita'!

Dr. Angelica Calo' Livne'

 

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