Teatro Arcobaleno Rainbow Theatre

Stampa 2006


 

 


In Provincia Angelica porta la sua voglia di pace

Festa di benvenuto per Angelica Edna Calò Livné e i ragazzi del Teatro dell’arcobaleno. Ferrari: "Voi siete la testimonianza vera che la pace esiste quando si vuole che esista".

Sabato 7 all'auditorium Paganini lo spettacolo Beresheet

Grande festa di benvenuto oggi in Provincia a Angelica Edna Calò Livné e i suoi ragazzi del teatro dell’arcobaleno. Ad accoglierli in sala Borri c’era l’assessore alle relazioni internazionali e scuola Gabriele Ferrari.

“La vostra venuta ci rende felici.- ha detto Ferrari - Abbiamo conosciuto la vostra esperienza un anno e mezzo fa e da allora siamo diventati amici. Ci auguriamo che in questi giorni in cui visiterete il nostro territorio possiate stare bene e incontrare ragazzi e ragazze, scambiarvi idee e opinioni. Voi siete la testimonianza vera che la pace esiste quando si vuole che esista, per questo siete oggi molto più importanti di Ministri o Capi di Governo che pur parlando di pace non danno seguito a questa idea. Voi siete la testimonianza che quando ci si crede si può tutto”.

Angelica-Edna Calò Livné, instancabile animatrice di progetti per l’educazione alla convivenza e alla pace fra cui il Teatro dell’Arcobaleno, porta nel parmense lo spettacolo Beresheet ovvero “In principio”, la prima parola della Bibbia in cui viene rappresentata la tragedia quotidiana sperimentata in Israele dai giovani interpreti. Il messaggio è chiaro: La guerra, infine, rende tutti perdenti.

“ Sapete che noi in Israele diamo benedizioni, benediciamo tutto. Veniamo dalla Galilea, uno dei posti più particolari dove è nata la cabala. Da lì vi abbiamo portato un dono su cui è scritto: gioia, prosperità, fortuna e pace. Questo è quello che vi dedichiamo e auguriamo” ha detto Angelica Calò ricambiando il saluto di benvenuto della Provincia. Del suo spettacolo che porterà con i ragazzi del Teatro dell’arcobaleno questa sera 5 ottobre al Teatro Lirico Verdi di Busseto e sabato 7 ottobre (all'Auditorium Paganini ha detto: “Oltre al messaggio molto profondo di pace c’e’ in Beresheet il messaggio chiaro dell’accoglienza per il diverso, dell’appartenenza a un gruppo senza annullare gli altri, c’e un invito ad avere il coraggio di prendere posizione anche a rischio di rimanere soli per qualche tempo.”

Nata a Roma Angelica-Edna Calò Livné, resiede da oltre vent’anni in Alta Galilea (Kibbutz Sasa). Insegnante e regista in scuole multiculturali e per ragazzi emarginati, Angelica Calò Livné ha ricevuto, tra altri riconoscimenti, il Premio Assisi 2004 condiviso con l’amica palestinese, Samar Sahar.

Il Teatro dell’Arcobaleno, sorto nel 2002, riunisce una quarantina di giovanissimi attori (dai 14 ai 23 anni), provenienti da moshav di famiglie religiose ebraiche, kibbutzim di ebrei tradizionalisti, villaggi arabi abitati da cristiani e musulmani. La fama della compagnia ha ormai varcato i confini della Galilea grazie alle numerose tournée internazionali e all’atmosfera gioiosa e coinvolgente che le accompagna.

A Parma e provincia Angelica e suoi ragazzi resteranno fino al 10 ottobre, grazie al sostengo del Comune di Parma e della Provincia. Questa sera (5 ottobre) lo spettacoli si terrà al tetaro Verdi di Busseto, alle 21. Domattina alle 9,30 si replica per le scuole di Felino al tetaro comunale. Sabato sera, alla presenza del sindaco di Parma Elvio Ubaldi e del presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, Beresheet si rappresenterà all’auditorium Paganini (alle 21.15). Domenica 8 tutti i ragazzi passeranno la giornata a Gardaland, su loro richiesta. Lunedì 9 alle 11 lo spettacolo per le scuole al Teatro Aurora mentre martedì 10 la scena si sposterà (ore 9) al palasport di Traversetolo.

Lo spettacolo Beresheet
Il messaggio è: la diffidenza, la paura, l’aggressività distruggono l’affinità originaria tra gli uomini, impedendo di vivere positivamente le diverse identità. La semplice intensità dei gesti, la musica e le poche frasi recitate da una voce fuori campo esprimono efficacemente l’alternarsi degli stati d’animo. Ma Beresheet racconta soprattutto la scoperta dell’altro, la comunicazione e la solidarietà tra persone appartenenti a realtà diverse o in conflitto, con una splendida apertura alla speranza. La carica di entusiasmo e di fiducia trasmessa dai ragazzi è il segreto del successo di questo spettacolo, che viene integrato dalla proiezione di filmati sulla vita quotidiana dei giovani in Israele e soprattutto dal dialogo tra gli attori, la regista e il pubblico.

La Fondazione “Beresheet LaShalom-Masks Off”
La Fondazione “Beresheet LaShalom-Masks Off” realizza progetti a sostegno del dialogo interculturale e interreligioso, di cui la compagnia teatrale è una delle realtà più attive; aiuta i giovani a prendere coscienza del loro ruolo nella società e a superare positivamente i disagi dell’adolescenza, esasperati dai traumi della guerra.

Tra le numerose iniziative ricordiamo (oltre agli spettacoli Beresheet, Anne in the Sky, Pinocchio): “La giornata del Pane per la Pace” (preparato congiuntamente da donne israeliane e donne palestinesi); conferenze e testimonianze sulla vita in Israele e in Palestina; attività educative e formative ai due lati della barriera di sicurezza; pubblicazioni di articoli e libri sugli aspetti positivi della convivenza.

05/10/2006

http://news.provincia.parma.it/page.asp?IDCategoria=15&IDSezione=0&ID=86703
http://eventi.parma.it/page.asp?IDCategoria=23&IDSezione=132&ID=86495

OTTOBRE 2006


 

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