Ogni anno la Provincia di Roma forma, con i corsi
gratuiti dell’obbligo formativo, circa 8.000 allievi di età media
16-17 anni indirizzandoli verso le professioni con maggior offerta
di lavoro.
Sono ad esempio in erogazione nell’anno 2009/2010 i corsi di
“Installatore e manutentore di impianti elettrici”, “Addetto alla
contabilità industriale”, “Saldatore”, “Installatore e manutentore
di impianti fotovoltaici” e molti altri. I giovani che partecipano a
questi corsi molto spesso provengono dalle zone più disagiate e
marginalizzate della periferia romana e convergono nella Formazione
Professionale finanziata a causa dei reiterati insuccessi scolastici
ottenuti nel sistema d’istruzione tradizionale, sono dunque spesso
ragazzi problematici di cui l’istituzione pubblica vuole e deve
farsi carico per assicurarne un corretto inserimento nella società.
Al termine dello spettacolo teatrale Beresheet dello scorso aprile,
che coinvolse circa 650 tra allievi dell’obbligo formativo della
Provincia di Roma ed alcuni istituti di scuola secondaria superiore,
l’Assessore alle Politiche del Lavoro e Formazione Massimiliano
Smeriglio, convinto dell’importanza di fornire ai ragazzi strumenti
per decifrare la nostra società multiculturale , mi chiese di
organizzare un progetto ambizioso dalla forte connotazione
esperenziale.
E’ da quella giornata che ha preso forma l’idea del viaggio in
Galilea per una delegazione di allievi dei corsi di Formazione
Professionale della Provincia di Roma. Ne è nata un’esperienza
importante di tipo antropologico. Ovvero un viaggio di “formazione”
a 360 gradi, intendendo la formazione nella sua accezione legata
alla dimensione dell’“apprendere esplorando”.
I 20 allievi della Provincia di Roma si sono immersi per 7 giorni
nei sistemi culturali delle diverse etnie che popolano la Galilea
del Nord e ne hanno vissuto intimamente da un lato la diversità dai
propri sistemi valoriali di riferimento (quelli tipici della cultura
italiana) e dall’altro la diversità del modo di interpretare la
realtà di una etnia rispetto all’altra; allo stesso tempo, però,
hanno potuto notare come essi riescono a convivere nell’assoluta
armonia e rispetto reciproco.
I ragazzi hanno sperimentato e osservato il lavoro in un Kibbuz,
ammirato opere d’arte che esprimono i sentimenti di due popoli in
guerra, assistito a spettacoli di danze tipiche, partecipato ad un
esperienza di team building con giovani locali, ascoltato racconti
della tradizione caucasica e visitato luoghi sacri come Nazaret e
Gerusalemme. Hanno assaporato i sapori della cucina dei villaggi
Drusi ed hanno interloquito con rappresentanti Palestinesi e
Israeliani, tutti riuniti alla stessa mensa.
Inoltre durante il soggiorno gli allievi, che frequentano i corsi di
“Gastronomia” ed “Operatore della ristorazione” della Provincia di
Roma alla Scuola di Marino, si sono esercitati con l’ausilio di
esperti locali nella produzione dei piatti tipici. Ad esempio quando
sono entrati nella sala comune del Kibbuz “Sasa” i banchi avevano
già assunto la tipica forma “a ferro di cavallo”, indossata la
divisa della scuola di Marino, in silenzio hanno ascoltato la
lezione tenuta da Cesare, di origine italiana e residente da più di
20 anni nel Kibbuz dove lavora in qualità di chef. Terminata la
spiegazione teorica hanno concretamente preparato la cena a base di
pietanze locali per la comunità di Sasa, sotto l’attenta
supervisione del personale della mensa che ha garantito non solo la
qualità del prodotto ma anche l’osservanza delle regole religiose
prescritte per l’arte del cucinare in Israele. Esperienze analoghe
si sono svolte nel villaggio Druso e quello Circasso.
Le competenze apprese, sia sotto il profilo culturale che quello
tecnico, costituiscono una skill fortemente spendibile nel nostro
mercato del lavoro che nel settore della cucina etnica registra un
interessante aumento della domanda. L’Assessorato crede tuttavia che
il principale valore aggiunto dell’esperienza non risieda
primariamente nell’accresciuta occupabilità degli allievi, bensì
nell’arricchimento personale che i nostri ragazzi hanno ottenuto e
che sarà utile strumento per fronteggiare le difficoltà che la
nostra società complessa e multietnica ogni giorno ci presenta.
Macchine fotografiche in mano e dotati anche di una griglia
d’osservazione per elaborare l’esperienza i nostri ragazzi hanno
raccolto immagini, emozioni e riflessioni in modo da poter
restituire ai colleghi, una volta rientrati in Italia, quanto
appreso. Tra i momenti più significativi dell’esperienza ricordo con
particolare piacere quando il referente Israeliano e il referente
Palestinese dell’associazione “Partents Circle”, che riunisce i
genitori delle vittime di entrambe le parti in guerra, hanno
raccontato i loro lutti familiari e come hanno deciso di impegnarsi
per la Pace. In quell’occasione Riccardo, un ragazzo di 17 anni di
Frascati, disse “io ho molto da imparare da voi, mi farò portavoce
del vostro messaggio nel luogo dove vivo perché anche la nostra
società possa migliorare”, oppure quando Azzurra in occasione del
debriefing, l’ultima sera, con le lacrime agli occhi, alla plenaria
disse “mi porterò dentro quest’esperienza per sempre”, anche quando
davanti al tramonto sul lago di Tiberiede all’ora del tramonto,
abbiamo assaporato ad occhi chiusi la poesia “Valore” di Erri de
Luca.
Dal 26 novembre al 3 dicembre 2009 è stata realizzata un’iniziativa
che personalmente giudico d’avanguardia e tra le più valide nel
panorama italiano dei servizi formativi, La Provincia di Roma e
l’Assessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione, grazie anche
all’ottimo lavoro dei colleghi del III° Dipartimento, stanno
profondendo un notevole sforzo nello sviluppo dei processi formativi
come strumento per la crescita della comunità e delle persone,
attivando iniziative innovative e metodologicamente all’avanguardia;
il tutto ponendo particolare attenzione verso coloro che nella
comunità si trovano in condizioni svantaggiate ed in stato di
bisogno.
Dr. Alessio Pontillo
Referente Formazione Professionale
Assessorato alle Politiche del
Lavoro e Formazione
Provincia di Roma
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Il_viaggio_in_Galilea_degli_allievi_del_centro_provincialedi_Marino_un_esperienza_di_formazione_all_avanguardia |