BERESHEET LA SHALOM TEATRO ARCOBALENO

Stampa 2010
 
 

 

 
  

Il viaggio in Galilea degli allievi del centro
provinciale di Marino: un’esperienza di
formazione all’avanguardia
di Alessio Pontillo                                                                 Venerdì, 29 Gennaio 2010

Ogni anno la Provincia di Roma forma, con i corsi gratuiti dell’obbligo formativo, circa 8.000 allievi di età media 16-17 anni indirizzandoli verso le professioni con maggior offerta di lavoro.

Sono ad esempio in erogazione nell’anno 2009/2010 i corsi di “Installatore e manutentore di impianti elettrici”, “Addetto alla contabilità industriale”, “Saldatore”, “Installatore e manutentore di impianti fotovoltaici” e molti altri. I giovani che partecipano a questi corsi molto spesso provengono dalle zone più disagiate e marginalizzate della periferia romana e convergono nella Formazione Professionale finanziata a causa dei reiterati insuccessi scolastici ottenuti nel sistema d’istruzione tradizionale, sono dunque spesso ragazzi problematici di cui l’istituzione pubblica vuole e deve farsi carico per assicurarne un corretto inserimento nella società.

Al termine dello spettacolo teatrale Beresheet dello scorso aprile, che coinvolse circa 650 tra allievi dell’obbligo formativo della Provincia di Roma ed alcuni istituti di scuola secondaria superiore, l’Assessore alle Politiche del Lavoro e Formazione Massimiliano Smeriglio, convinto dell’importanza di fornire ai ragazzi strumenti per decifrare la nostra società multiculturale , mi chiese di organizzare un progetto ambizioso dalla forte connotazione esperenziale.

E’ da quella giornata che ha preso forma l’idea del viaggio in Galilea per una delegazione di allievi dei corsi di Formazione Professionale della Provincia di Roma. Ne è nata un’esperienza importante di tipo antropologico. Ovvero un viaggio di “formazione” a 360 gradi, intendendo la formazione nella sua accezione legata alla dimensione dell’“apprendere esplorando”.

I 20 allievi della Provincia di Roma si sono immersi per 7 giorni nei sistemi culturali delle diverse etnie che popolano la Galilea del Nord e ne hanno vissuto intimamente da un lato la diversità dai propri sistemi valoriali di riferimento (quelli tipici della cultura italiana) e dall’altro la diversità del modo di interpretare la realtà di una etnia rispetto all’altra; allo stesso tempo, però, hanno potuto notare come essi riescono a convivere nell’assoluta armonia e rispetto reciproco.

I ragazzi hanno sperimentato e osservato il lavoro in un Kibbuz, ammirato opere d’arte che esprimono i sentimenti di due popoli in guerra, assistito a spettacoli di danze tipiche, partecipato ad un esperienza di team building con giovani locali, ascoltato racconti della tradizione caucasica e visitato luoghi sacri come Nazaret e Gerusalemme. Hanno assaporato i sapori della cucina dei villaggi Drusi ed hanno interloquito con rappresentanti Palestinesi e Israeliani, tutti riuniti alla stessa mensa.

Inoltre durante il soggiorno gli allievi, che frequentano i corsi di “Gastronomia” ed “Operatore della ristorazione” della Provincia di Roma alla Scuola di Marino, si sono esercitati con l’ausilio di esperti locali nella produzione dei piatti tipici. Ad esempio quando sono entrati nella sala comune del Kibbuz “Sasa” i banchi avevano già assunto la tipica forma “a ferro di cavallo”, indossata la divisa della scuola di Marino, in silenzio hanno ascoltato la lezione tenuta da Cesare, di origine italiana e residente da più di 20 anni nel Kibbuz dove lavora in qualità di chef. Terminata la spiegazione teorica hanno concretamente preparato la cena a base di pietanze locali per la comunità di Sasa, sotto l’attenta supervisione del personale della mensa che ha garantito non solo la qualità del prodotto ma anche l’osservanza delle regole religiose prescritte per l’arte del cucinare in Israele. Esperienze analoghe si sono svolte nel villaggio Druso e quello Circasso.

Le competenze apprese, sia sotto il profilo culturale che quello tecnico, costituiscono una skill fortemente spendibile nel nostro mercato del lavoro che nel settore della cucina etnica registra un interessante aumento della domanda. L’Assessorato crede tuttavia che il principale valore aggiunto dell’esperienza non risieda primariamente nell’accresciuta occupabilità degli allievi, bensì nell’arricchimento personale che i nostri ragazzi hanno ottenuto e che sarà utile strumento per fronteggiare le difficoltà che la nostra società complessa e multietnica ogni giorno ci presenta.

Macchine fotografiche in mano e dotati anche di una griglia d’osservazione per elaborare l’esperienza i nostri ragazzi hanno raccolto immagini, emozioni e riflessioni in modo da poter restituire ai colleghi, una volta rientrati in Italia, quanto appreso. Tra i momenti più significativi dell’esperienza ricordo con particolare piacere quando il referente Israeliano e il referente Palestinese dell’associazione “Partents Circle”, che riunisce i genitori delle vittime di entrambe le parti in guerra, hanno raccontato i loro lutti familiari e come hanno deciso di impegnarsi per la Pace. In quell’occasione Riccardo, un ragazzo di 17 anni di Frascati, disse “io ho molto da imparare da voi, mi farò portavoce del vostro messaggio nel luogo dove vivo perché anche la nostra società possa migliorare”, oppure quando Azzurra in occasione del debriefing, l’ultima sera, con le lacrime agli occhi, alla plenaria disse “mi porterò dentro quest’esperienza per sempre”, anche quando davanti al tramonto sul lago di Tiberiede all’ora del tramonto, abbiamo assaporato ad occhi chiusi la poesia “Valore” di Erri de Luca.

Dal 26 novembre al 3 dicembre 2009 è stata realizzata un’iniziativa che personalmente giudico d’avanguardia e tra le più valide nel panorama italiano dei servizi formativi, La Provincia di Roma e l’Assessorato alle Politiche del Lavoro e Formazione, grazie anche all’ottimo lavoro dei colleghi del III° Dipartimento, stanno profondendo un notevole sforzo nello sviluppo dei processi formativi come strumento per la crescita della comunità e delle persone, attivando iniziative innovative e metodologicamente all’avanguardia; il tutto ponendo particolare attenzione verso coloro che nella comunità si trovano in condizioni svantaggiate ed in stato di bisogno.

Dr. Alessio Pontillo
Referente Formazione Professionale
Assessorato alle Politiche del
Lavoro e Formazione
Provincia di Roma

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