Angelica e
Samar . . .
da Marilena Lualdi
200?
Angelica e Samar sono state premiate ieri ad
Assisi, la pace al femminile. A loro dedico questi pensieri.
Marilena Lualdi - Busto Arsizio.
Shalom,
oggi ho abbracciato due sorelle. Una è Angelica, israeliana, ed è
con me, in me, da tre anni: lei è la luce forte che D-o mi ha
offerto dopo quelle ombre di cui non riuscivo a liberarmi, in quel
settembre troppo oscuro per essere sopportato dal mio cuore, le
torri dilaniate dall'odio. L'altra è Samar, palestinese, altro dono
di D-o. Da tempo ci parlavamo, ma solo oggi l'ho abbracciata.
Riflettevo su come davvero la vita possa essere una catena, ma in
senso positivo. un anello legato all'altro, e ci sono pure anelli
colorati, anelli di luce. Riflettevo e mi chiedevo anche perché,
nonostante l'odio e le immagini di devastazione tanto volentieri
offerte dalle tv ogni giorno, io non abbandoni la speranza. Certo,
innanzitutto perché D-o ha promesso. Ma Lui sa che siamo umani, troppo umani, e non ci basta. Un aiuto viene dal mio amore per
Israele, è vero anche questo.
C'è un segreto in più, nel cuore, che ho sentito davvero solo
oggi. E' che amo i palestinesi. E (mi) svelo un altro segreto
,perché li amo: li ho imparati ad amare grazie agli israeliani. Sono
loro che con pazienza e dedizione mi hanno fatto conoscere persone
preziose, mi hanno aperto i loro cuori, mi hanno mostrato anime
luminose. partendo dai più giovani: i meravigliosi ragazzi del
teatro di Angelica, uniti nell'amicizia.
Da chi dovevo impararlo, altrimenti? da chi
organizza attentati in nome dei palestinesi? dalle televisioni che
mi mostrano solo violenza e cortei di odio tra di loro? o forse dai
no global? da chi tifa per i palestinesi, ma non li ama: li vede
come simboli, li usa e ne abusa, ma non fa nulla per aiutarli?
No, non ho imparato amore da questa gente. ciò
che di buono so dei palestinesi, lo so dagli israeliani.
Allora stasera ripenso ai volti delle amiche. Angelica, il suo
entusiasmo, che bello rivedere i suoi occhi scuri e luminosi. E che
bello scoprire gli occhi così verdi e intensi di Samar. E' vero che
gli occhi sono i cuori, così abbiamo parlato anche di cuore e di
speranza. Cambiamo, dobbiamo cambiare, tutti, è il messaggio che mi
hanno consegnato le parole e il sorriso di Samar. E cambiare
significa forse oggi soprattutto sperare.
Sì, sperare. Anche se tanti urlano, sfilano, si
fanno saltare in aria, sparano documentari contro i presidenti delle
democrazie e non usano neanche un grammo di energia contro i
dittatori altrimenti i francesi non li premierebbero e non
potrebbero fare scena da intellettuali....
sperare!
Grazie, Angelica e Yehuda, grazie, Samar. Grazie
a ciascuno di voi, amici israeliani per l'amore e la forza che mi
date. E grazie agli amici palestinesi che mi state facendo conoscere
e amare, ogni giorno di più.
shalom, salam,
Marilena Lualdi