3 Marzo:
conculsione del viaggio "Accogliere le diversità"
un progetto
in collaborazione con
l'Assessorato alle Politiche della Formazione e del Lavoro della Provincia di
Roma.
Ecco la sintesi dei risultati di un questionario somministrato ai ragazzi di "Accogliere
la Diversità":
"Gli allievi che hanno partecipato ad “Accogliere la Diversità” si percepivano
maggiormente altruisti, curiosi e disponibili, ma anche più ordinati, emotivi ed
espansivi oltre che meno nervosi.
Circa il 75% è molto soddisfatto del progetto, circa il 20% è abbastanza
soddisfatto ed il 5% è mediamente soddisfatto; nessuno è poco soddisfatto o per
nulla soddisfatto.
Il fattore che i ragazzi sembrano aver apprezzato maggiormente è l’aver
conosciuto persone diverse da loro.
E' chiaro e documentato che il progetto così come lo abbiamo concepito è stato
un successo!"
Dott. Alessio Pontillo – assistente dell'Assessore Massimiliano
Smeriglio e Referente Formazione Professionale Assessorato alle Politiche del
Lavoro e Formazione Provincia di Roma.
Il valore dell'esperienza nei processi formativi :
Intervista a Massimiliano Smeriglio, Assessore
al lavoro ed alla formazione professionale della Provincia di Roma a seguito
della collaborazione con Beresheet LaShalom.
11/3 Attivita' di Teatro per le guide dello SPNI
- la Societa' per la
Protezione dell'Ambiente.
I partecipanti hanno sperimentato le
tecniche e le metodologie di pedagogia interculturale di Beresheet LaShalom.
Il laboratorio si e' svolto nella sede dello SPNI a Tel Aviv.
"L'incontro e'
stato emozionante e molto significativo. Grazie a Edna che ha fatto
l'inverosimile ed e' arrivata al Centro SPNI con la valigia prima della partenza
in Italia per uno dei suoi progetti" - Tsur Farchi - Organizzatore del Meeting. vedi
il Programma
12-14/3 incontro preliminare a Napoli organizzato da AMESCI per il nuovo progetto
Conosciamoci nel
Mediterraneo con rappresentanti di Malta, del Marocco e Israele.
16 - 23/3
Viaggio di Beresheet LaShalom a Trento per
OFFICINA MEDIO ORIENTE-
Cinque giorni di incontri, approfondimenti, riflessioni, testimonianze, ma
anche musica, cinema, fotografia, letteratura.
Angelica modera il Dibattito sulla “visibilità” delle donne all’interno delle
loro differenti comunità religiose,
e nella dimensione sociale e politica.
Cinque donne, appartenenti ad altrettante religiosi (ebrea, mussulmana, drusa,
cristiana, beduina) dialogono sul ruolo della religione nella soluzione dei
conflitti.
«Per capire in profondità una terra da
molti considerata come il crocevia dell’umanità, da sempre terra di
contrasti, spesso violenti, ma anche di incontri e sintesi tra le
diversità. Un tentativo di dare voce e valore alle differenti identità e
offrire il giusto spazio, a fronte di uno scenario spesso di paura,
rabbia, vendetta, a quanti, e sono molti, dimostrano ogni giorno che la
convivenza è possibile, che la differenza è una risorsa e non un
ostacolo, che la via del dialogo è l’unica percorribile, se si vuole
davvero arrivare a una convivenza migliore per tutti.»
Le donne: ebree, musulmane, cristiane e druse con l'assessora di Trento . . .
Adina Bar Shalom: 3 figli e 13 nipoti.
Figlia del Capo Rabbino di Israele Rav Ovadia Joseph. Fondatrice e membro del
consiglio direttivo del College l-laredi di Gerusalemme. È attiva nella
promozione del dialogo e della comprensione tra le diverse realtà sociali,
etniche e religiose presenti in Israele. Membro del consiglio direttivo del
Yachad Council che si occupa di promuovere la riconciliazione tra gli haredi
ultra-ortodossi e gli ebrei laici.
Nuha Farran: di Gerusalemme, sposata con due figli. Si prepara al Master
in Economia e commercio.Dal 2004 direttrice del Financial Development & Human
Resources del YMCA di Gerusalemme. Si occupa di raccogliere fondi e di
sensibilizzare sull’operato del YMCA. È impegnata nella lotta per la promozione
e la tutela dei diritti umani.
Faten Alzinati: Musulmana, tre figli. Abita a Lod. Laurea in pedagogia.
Coordinatrice del centro di mediazione culturale di Ramle, esperta di dialogo
multiculturale. Educatrice e coordinatrice nella scuola bilingue Neve Shalom
What Alsalam.
Basima Halabi: Drusa di Daliat El Carmel. Esperta di comunicazione, si
occupa di progetti per far incontrare studenti arabi ed ebrei, collabora con il
Centre for Educational Technology (CET). È impegnata nella lotta per la
promozione dei diritti delle donne.si prepara al Master di Pedagogia
interculturale.
Suha Ibrahim: Sposata da un
anno e mezzo. Abita a Beer Sheva. Lavora nella comunicazione tra diverse etnie
ed e' la direttrice della Scuola Hand in Hand. Ha una laurea in Lingua e
letteratura Araba e un Master in Pedagogia.
La posa di un ulivo donato dalla città di Gerusalemme
al parco Santa Chiara di Trento con il Keren Kayemet
LeIsrael.
E poi la sera al Teatro Cuminetti, la rappresentazione di Beresheet e spettacoli teatrali e musicali anch’essi imperniati su
situazioni di dialogo, confronto e collaborazione tra le differenti comunità.
Un divertentissimo laboratorio con il gruppo Beresheet alla redazione
dell'Adige con Mattia Eccheli.
2 interviste
a
Radio Dolomiti ascoltate
alla redazione dell'Adige
Radio Dolomiti
i nostri raggazzi in azione nella
scuola di Trento
un break sulla neve a Madonna di Campiglio - Il Santuario di S. Romedio in
Trentino
sul baratro di S. Romedio con gli amici palestinesi e israeliani di I AM YOU
ARE
San Romedio
con gli amici palestinesi e israeliani di I AM YOU ARE - Dal 1999 la Cineteca di Gerusalemme è impegnata nel progetto: I am You are -
Films & Identity, che riunisce adolescenti ebrei e arabi del territorio di
Gerusalemme per un workshop intensivo della durata di un mese, durante il quale
i partecipanti sono chiamati a realizzare insieme documentari su tematiche
identitarie. L'intero seminario è condotto in arabo ed ebraico, da formatori
arabi ed ebrei, dalla pre-produzione alla post-produzione dei cortometraggi. I
partecipanti lavorano in gruppi misti ai vari aspetti della produzione
(brainstorming, scrittura del soggetto e della sceneggiatura, regia, riprese,
montaggio). I film vengono proiettati sia in Israele che all'estero, e hanno già
vinto numerosi premi in festival e rassegne internazionali.
Il progetto nasce dalla convinzione che il medium cinematografico possa fornire
uno strumento potente per lo sviluppo di una consapevolezza civile e democratica,
e che una migliore comprensione dei media e delle loro regole possa costruire
fiducia e incoraggiare a prendere posizione e ad impegnarsi in prima persona.
Dato che il bisogno di imparare a vivere insieme trascende la città di
Gerusalemme, il format si presta ad essere applicato in ogni area del mondo dove
esistono tensioni culturali, politiche e religiose.
In particolare le "parole d'ordine" sono:
- i giovani possono fare la differenza
- il dialogo e la creatività sono vitali strumenti di pace
- conoscere gli altri ci aiuta a conoscere noi stessi
- la comprensione reciproca è un processo di scoperta
Giovedì, proiezione di una selezione di documentari che raccontano diversi aspetti
della vita, delle tensioni, ma anche delle prove di dialogo in corso a
Gerusalemme; scoprire cosa significa essere neri all'interno della comunità
palestinese, come il calcio può facilitare l'amicizia tra ragazzi arabi ed ebrei,
come la stessa città viene vista attraverso gli occhi di coetanei che
appartengono a comunità diverse; ma anche che i ragazzi in tutto il mondo sono
ragazzi, e che il fenomeno del piercing e dei tatuaggi dilaga anche a
Gerusalemme...
28/3 visita a Sasa di una scuola di Bergamo (30 allievi e i professori) in
gita in Terrasanta e interessati a sapere di piu' sulle metodologie di Beresheet
LaShalom.