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Il Corriere della Sera, 29/08/2005
"I sette giorni della menorah"
In scena ragazzi ebrei, musulmani e cristiani diretti da Angelica Calò Livnè

All'Isola Tiberina, stand e spettacoli dedicati a Israele

Sette giorni. Come i sette bracci della Menorah, il candelabro ebraico. Una settimana dedicata a Israele e ai suoi popoli, al termine dello smantellamento delle colonie di Gaza e Cisgiordania. A partire da oggi sull'Isola Tiberina, ai piedi della sinagoga, la Comunità ebraica di Roma e l'associazione Amici d'Israele celebrano lo storico passo verso la convivenza pacifica di israeliani e palestinesi con sette giorni di spettacoli e incontri. Oggi e domani negli spazi dell'Isola del cinema, che ospita la manifestazione, saranno allestiti stand per illustrare le attività delle fondazioni «Ponte azzurro» e «Beresheet la Shalom».

La prima lavora per lo sviluppo della cooperazione Italia-Israele; la seconda è compagnia teatrale fondata in Israele da Edna Angelica Calò Livnè con ragazzi ebrei, musulmani e cristiani. Saranno proprio questi giovani a portare in scena, mercoledì alle 21, l'omonimo spettacolo «Beresheet» («in principio», in ebraico). Con il viso coperto da maschere, gli attori appariranno sul palco uno identico all'altro e non sarà possibile distinguerli fino al momento in cui non si mostreranno nella diversità dei loro volti e delle loro origini, unico presupposto di pace tra i popoli.

Il giorno successivo, alle 21, gli stessi attori danzeranno in «Anne in the sky», di Edna Angelica Calò Livnè e Roberto Malini. Lo spettacolo, in prima mondiale, porta sulla scena un testo liberamente tratto dagli scriti di Anna Frank recitato dall'attrice e doppiatrice Valentina Mari. A fare da scenografia, una serie di immagini digitali proiettate sullo sfondo di note composte dal musicista israeliano Amir Jaakobi. Il 4 settembre, «Anne in the sky» prenderà la via di Venezia, dove sarà presentato alla 62° Mostra del cinema.

Da venerdì a domenica sarà aperto al pubblico lo stand di «One family», organizzazione israeliana che assiste le famiglie vittime del terrorismo, fornendo sostegno economico e psicologico. Sempre domenica, giornata conclusiva, a partire dalle 19 i giovani dell'organizzazione sionista Hashomer Hazair leggeranno gli epitaffi raccolti da Anna Segre in «I monologhi di poi». Al termine Isabella Martelli e Mimmo Valente, accompagnati dalla chitarra di Pasquale Branco, metteranno in scena «Mattino bruno» di Frank Pavlov. La «settimana con Israele» si concluderà sulle note della tradizione ebraica askenazita, sefardita e italiana eseguite dall'Ozen Orchestra.
Continua intanto la programmazione sul grande schermo dell'Isola del Cinema: stasera «L'uomo spezzato» film italiano sul delicato tema della pedofilia.

N. Zac.


 
 

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