Teatro Arcobaleno Rainbow Theatre

Stampa 2008

 

 
 

SPETTACOLO AL LICEO PARCO NORD

Musulmani, ebrei e cristiani, insieme, fianco a fianco su un palcoscenico, per urlare al mondo il loro desiderio di pace.

E’ quanto è successo la scorsa settimana sul palco dell’auditorium dell’Istituto Parco Nord di Cinisello Balsamo, dove hanno recitato, su invito dei dirigenti del Liceo Casiraghi, i ragazzi e le ragazze del Teatro dell’Arcobaleno. Regista e creatrice dello spettacolo, Angelica Edna Calò, romana, madre di quattro figli, che da anni vive in Galilea al confine con il Libano, e da anni insegna teatro ai ragazzi della sua terra. Angelica, per la sua attività, è stata tra le 1000 donne candidate al Premio Nobel per la pace nel 2005, vincitrice del Premio della Pace di Assisi nel 2004 e può vantare, insieme al marito, un'Onorificenza dei Cavalieri della stella della Solidarietà, conferitagli dall'attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel suo spettacolo “Beresheet”, che significa “inizio, origine”, e che ha lasciato commossi i quasi 400 studenti che lo hanno gustato, porta sul palcoscenico due gruppi di ragazzi col volto coperto da maschere, che sull’onda di un ricco accompagnamento musicale, mettono a nudo le loro esperienze dirette della guerra. Il finale suggerisce un'unica soluzione possibile: togliersi la maschera è il primo passo per riconciliare i due gruppi. «Il linguaggio del teatro è un’arma vincente, capace di abbattere muri e barriere»; questo il commento della regista, a cui fa eco quello rilasciato dai giovani attori della compagnia: «Mio fratello è nell’esercito da diversi mesi, ed io ogni giorno prego perché questa guerra possa finire – ha spiegato Ittay, 17 anni, ebreo –. Noi siamo un microcosmo di pace dentro un mondo di guerra. Tutti possono mettere un po’ di amore nelle proprie guerre quotidiane». «La pace è davvero possibile – aggiunge Saeed, 17 anni, musulmano –. Il dialogo è il primo passo da compiere; e noi siamo un esempio vivente che amicizia e amore tra ragazzi di etnie diverse sono davvero possibili». Un’occasione semplice ma acuta per parlare di pace, non solo in astratto o per sentito dire.

SSG CINQUE A
di Andrea Guerra CINISELLO BALSAMO
- "La pace è possibile".
Questo il messaggio, non di poco conto, che i ragazzi del Teatro dell'Arcobaleno hanno voluto trasmettere con il loro spettacolo, proposto giovedì mattina agli studenti del Liceo Casiraghi del Parco Nord. Regista ed ideatrice dello spettacolo è Angelica Edna Calò Livne: nata a Roma, insegnante di teatro da diversi anni e mamma di quattro figli, Edna vive in Galilea, al confine con il Libano, e per la sua attività è stata tra le 1000 donne candidate al Premio Nobel per la pace nel 2005, vincitrice del Premio della Pace di Assisi nel 2004 e può vantare, insieme al marito, un'Onorificenza dei Cavalieri della stella della Solidarietà, conferitagli dall'attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Da diversi anni porta in giro per il mondo il suo spettacolo musicale, nel quale recitano fianco a fianco ragazzi musulmani, ebrei e cristiani, che hanno vissuto la guerra sulla propria pelle e che testimoniano la possibilità di rapporti di amicizia tra persone di etnie diverse. "Beresheet", questo il titolo dello spettacolo, che significa "inizio, creazione", vuole essere un modo per raccontare al mondo che la pace si costruisce solo attraverso il dialogo; sulla scena, due gruppi di ragazzi con il volto coperto da maschere, si confrontano sulla scia degli accompagnamenti musicali, portando la propria esperienza diretta della guerra e giungendo all'unica soluzione possibile: togliersi le maschere e unire gli orizzonti dei due mondi da cui provenivano. "Quando il linguaggio comune è quello della musica e della danza - ha spiegato Edna - la vittoria è assicurata". Intenso, espressivo e commuovente, lo spettacolo, patrocinato dai comuni di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, è stato seguito dagli studenti del liceo che hanno gremito le poltrone dell'auditorium, e senza troppe pretese, è stata una valida occasione per abbattere muri e barriere, e parlare di pace. Il messaggio sembra essere giunto a destinazione e gli attori sono stati applauditi. "Mio fratello è nell'esercito da mesi - ha raccontato Ittay, 17 anni, attore ebreo -. tutti i giorni penso a lui e alla guerra e faccio quello che posso per testimoniare che la pace è possibile". "Lo spettacolo porta la pace nei cuori - ha aggiunto Saeed, 17 anni, musulmano -. Noi siamo un microcosmo di pace dentro un mondo di guerra. tutti possono mettere un po' di amore nelle proprie guerre quotidiane". I ragazzi del Teatro dell'Arcobaleno, saranno ospiti con il loro spettacolo domani e lunedì, alla celebre fiera del Libro di Torino; nella settimana dal 23 al 28 maggio la compagnia si esibirà sul palcoscenico di Bergamo.

MAGGIO 2008
 

 
 
 

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