Una
Cutura in Tante
Culture IV - LE RELAZIONI
di Paola Sonnino, Gianna Camerini e Anna
Curiel, Stefania Zevi
ROMA Istituto Superiore Tecnico Leonardo Da Vinci 12 ottobre 2009
Lunedì 12 ottobre 2009 presso l'Istituto Superiore Tecnico Leonardo da Vinci, in
via Cavour 258, al centro di Roma, si è svolta la presentazione ed effettuazione
del progetto sull' "integrazione di alunni di etnie diverse nella scuola" (IV
edizione) promosso dall'ADEI-WIZO e realizzato con il contributo dell'8 per 1000
dell'UCEI e patrocinato da: Ambasciata d'Israele, Ministero della Pubblica
Istruzione, Regione Lazio, Provincie di Roma e Firenze, Comune di Roma e dalle
Comunità ebraiche di Roma, Firenze e Milano.
Quest'anno l'esperianza condotta dalla docente Angelica Calò Livne, residente in
Israele e di madre lingua italiana, è stata rivolta agli alunni degli istituti
tecnici superiori statali di Roma, Firenze e Milano ed anche a quelli di una
Università fiorentina, nei giorni 12 ottobre (Roma) 13 e 14 ottobre (Firenze) 15
ottobre (Milano), dopo l'esito positivo dello scorso anno presso la scuola media
ebraica A.Sacerdoti di Roma.
Alla presentazione è intervenuto il Preside dell'Istituto prof. Vincenzo Muzi
che, in qualità di ospite, ha dato inizio ai lavori accogliendo nell'aula magna,
pregevole ed antica sala marmorea, i rappresentanti delle diverse istituzioni
presenti:
Ziva Fisher (ADEI-WIZO) Daniela Priore (Ambasciata d'Israele) Anselmo Calò
(UCEI) Anna Piperno (Ministero Pubblica Istruzione) Livia Genah per la Regione
Lazio e Ester Dureghello per la Comunità Ebraica di Roma.
Nella sua prolusione
ha ringraziato gli organizzatori per aver fornito alla sua scuola l'opportunità
di assistere per primi ad un'esperienza di didattica informale unica nel suo
genere; ha ricordato come siano presenti 48 etnie diverse nella scuola in questo
inizio di anno scolastico 2009/10 e si è mostrato favorevolmente interessato al
progetto realizzato dalla docente israeliana proveniente da una nazione che ha
ormai un'esperienza sessantennale nell'accoglienza dell'altro e
nell'integrazione scolastica di alunni provenienti da altri paesi.
Dopo di lui, Ziva Fischer ha ricordato le finalità sociali e culturali
dell'ADEI-WIZO ed il successo che in questi anni ha riscosso il progetto
realizzato in varie città d'Italia.
La Dott.sa Priori inviata dell' Ambasciata d'Israele a sua volta ha ribadito ai
presenti, compresi gli alunni intervenuti, con un linguaggio chiaro e persuasivo
attraverso un breve racconto (midrash) il rapporto costante che nell'ebraismo
esiste tra docenti ed alunni in un clima di fiducia e serenità reciproche.
Sono seguiti gli interventi degli altri rappresentanti degli Enti intervenuti.
Per ultima Angelica Calò ha presentato e commentato un video sul teatro di
ragazzi creato da lei in Israele(Teatro Arcobaleno), questo ha concluso la
prima parte della mattinata e ha dato l'avvio al lavoro con le classi
intervenute.
Gli alunni del secondo tecnico tra i 15 e 16 anni erano 48. L'approccio con loro
è strato differente, a seconda della tipologia degli alunni e del loro
affiatamento iniziale: si sono messi in circolo, con musica di sottofondo e si è
proceduto con tecniche volte a far parlare di se, dell'origine del propio nome,
della provenienza famigliare della conoscenza di situazioni in cui districarsi
in un paese nuovo senza conoscerne la lingua, la potenza del gesto e
dell'espressione del volto in sostituzione della parola.
Tecniche tutte volte a stemperare la paura e la soggezione dell'altro, ad unirsi
e a conoscersi meglio (anche tra studenti italiani) ed a divertirsi. E' piaciuto
molto il lavoro di gruppi di sculture viventi esprimenti il dolore della
partenza, l'abbandono degli amici come emigranti e la non conoscenza del nuovo.
Un questionario anonimo di tre domande, sommministrato al termine della lezione
ad entrambe le classi, ha permesso di dedurre che circa il 90% degli alunni è
stato favorevolmente colpito.
Gli alunni hanno ritenuto il corso utile per
attutire le diversità tra stranieri e lo hanno ritenuto stimolante, soprattutto
hanno considereto non comune l'esuberanza della docente a confronto con altri
insegnanti
ed hanno aprezzarto tutto ciò che attiva lo spirito di creatività e di gruppo.
Paola Sonnino - Roma 12 ottobre 2009
FIRENZE 13
e 14 ottobre 2009 - Facoltà di scienze politiche e
Istituto superiore
Ginori-Conti
L’inizio dell’attività è stato il 13
ottobre alle ore 14 presso la facoltà di
scienze politiche,l’intervento era stato
richiesto dalla prof Maria Grazia Inardu
per i suoi alunni della cattedra di
Storia d’Israel.
La dott Angelica Edna
Livnè Calò era stata invitata per
parlare della sua esperienza di
educatrice con attività di teatro e
animazione con ragazzi ebrei e arabi .La
conferenza è stata interessante anche se
alcune domande da parte e dei docenti e
degli alunni tendevano a portare
l’argomento sul piano politico.
La
dott.Calò ha voluto chiaramente far
capire che non veniva a parlare di
relazioni politiche fra Israel e
Palestina,ma portare una sua esperienza
di promotrice di pace,nel suo Kibbutz al
confine con il Libano, coinvolgendo i
paesi limitrofi e i loro abitanti ,con
queste tecniche ha ottenuto che ogni
anno 20 o 30 ragazzi di etnie diverse
diventassero amici e collaborassero fra
di loro dimenticando l’odio atavico.
La sera stessa presso la Sede A.D.E.I.
di Firenze, la dott.Calò ha intrattenuto
il pubblico con dei video che
dimostravano le buone relazioni
stabilitesi fra i ragazzi e lo
spettacolo aiutava loro a relazionarsi e
a buttare giù le maschere,nel video si
mostrava le difficoltà ma anche il
desiderio di fratellanza,per cui queste
maschere alla fine dello spettacolo
vengono tolte definitivamente.
La dott.ha sempre comunicato il suo
stato d’animo,come madre di quattro
maschi, tre dei quali già nell’esercito e
delle difficoltà da affrontare
giornalmente durante le varie azioni di
guerra a cui dovevano partecipare,pur
desiderando la pace e venendo da una
famiglia che li aveva allevati con sani
principi.
La mattina del 14 eravamo attese come
organizzatrici del laboratorio nella
scuola Ginori Conti, istituto superiore
ad indirizzo biologico-sanitario.La
scuola era occupata e temevamo per la
buona riuscita dell’attività, ma dopo
qualche problema di organizzazione
iniziale, tutto è andato
meravigliosamente.
Le prime due ore ha
visto impegnato un gruppo con 23
ragazzi, dopo un altro gruppo più nutrito
di 34.
Dunque una bella affluenza e tanto
interesse.Il tema, affrontato dalla .
scolaresca sotto la guida della dott, ha utilizzato interessanti tecniche per
dimostrare come si possono integrare e
far lavorare insieme in uno spettacolo
teatrale, tante culture diverse.
La
partecipazione alle attività di
integrazione fra i gruppi ha dato ottimi
risultati e la visione dei video degli
spettacoli effettuati ha aiutato a
capire meglio che lungo e difficile
lavoro ci sia dietro a un’attività volta
all’educazione alla pace e ad una sana
convivenza.
Grande calore umano sia fra
i ragazzi che fra le insegnanti delle
classi coinvolte che hanno auspicato una
continuazione dell’attività per
completare e verificare se i ragazzi
avessero ben recepito il messaggio
veicolato attraverso le attività
.L’A:d.e.i. di Firenze è sempre pronta
ad organizzare iniziative del genere per
far conoscere meglio sul territorio la
nostra organizzazione e le tecniche
pedagogiche usate in Israel.
Le organizzatrici, Gianna Camerini e
Anna Curiel
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Prove di integrazione
Lezioni di integrazione nella scuola Ginori Conti
di Firenze con alunni di diverse
provenienze e culture:
il modello dell’esperienza israeliana nel progetto
“Una
cultura in tante culture” con Angelica Calò Livné. . .
Sorgente di Vita
| Rai TV
Durata: 00:05:41
Pubblicato: 08/11/2009 |
MILANO
Istituto Professionale Marignoni-Polo 15
ottobre 2009
Il corso è stato seguito con entusiasmo
da tanti studenti che in un primo
momento sembravano disorientati e
disinteressati, ma che, mano a mano che
Angelica riusciva a coinvolgerli e
motivarli, si sono entusiasmati e hanno
iniziato a comunicare anche fra loro,
come mai avevano fatto prima.
Angelica
ha anche cercato di sottolineare la sua
provenienza e la realtà del paese in cui
vive e lavora, Israele. Lo ha fatto
senza enfasi in modo semplice e diretto
ed è riuscita dove tante lezioni
tradizionali avrebbero fallito.
A Milano si è registrata la
partecipazione più eterogenea; ragazzi
provenienti da tutte le parti del mondo:
Perù,Cina.Senegal, Bolivia,
Filippine,Marocco, Egitto,
Equador,Mauritius e tanti altri,
portatori di culture e modi di
relazionarsi estremamente diversi, forse
per la prima volta hanno avuto
l’opportunità di aprirsi e comunicare
con i compagni senza barriere
linguistiche o culturali.
Ci sono stati momenti esilaranti e
momenti carichi di forte intensità
emotiva, abbiamo sorriso e ci siamo
emozionati intensamente condividendo per
un attimo il vissuto di ognuno dei
partecipanti e scoprendo che tutti hanno
una storia unica. Insomma tante culture
ma una sola cultura per rispettare
l’identità di ogni individuo.
Angelica è stata incredibile e
instancabile, e noi insegnanti, non
abituati a vedere i nostri ragazzi così
partecipi e motivati, abbiamo acquisito
un nuovo dato di realtà e forse anche
ritrovato un po’ della motivazione che
spesso sentiamo venire meno, lavorando
in situazioni così difficili e
ingestibili.
Grazie Angelica e grazie Ziva sempre
presente,attenta a far sì che tutto
funzionasse e Angelica potesse veramente
dare il meglio in ogni momento.
Voglio rilevare il ritorno positivo per
l’immagine di Israele che abbiamo avuto
modo di migliorare con un’informazione
diretta e corretta della vita
israeliana.
Penso che, anche per questa esperienza
valga ciò che già avevo pensato quanto
come insegnante avevo partecipato
qualche anno fa a questo corso e cioè:
“Chi salva la vita salva il mondo
intero” beh, forse vale anche “Chi riesce
a “educare” anche solo una classe
all’integrazione ha già dato una bella
spallata ad una intera società in
difficoltà.”
Stefania Zevi - Milano 15 ottobre 2009
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