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Recensione del Libro
Un sì, un inizio, una speranza
Il sogno (la profezia?) di Sarah, una donna
israeliana
di
Angelica Calò Livnè |
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"Sulla vita di Angelica, sul
libro
di Angelica, la nuvola
del presente offusca senza
preavvisi l'utopia
primigenia dell'uomo; la
fantasia
che la maturità sia
una corruzione dell'infanzia,
quasi una malattia da curare
con l'espressione e la
comunione. (. . .)
Le lacrime di Angelica sono
quelle di tutta la Israele
pacifista dopo l'orribile
sorpresa dell'Intifada
attuale,
del tradimento di
Arafat,
del terrorismo
suicida".
Fiamma Nirestein
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ed. Itaca Libri
Recenzione
trasmessa da Karen "il testo e' tratto dal mensile SHALOM
ed e' stato pubblicato per gentile concessione della testata e
dell'editore"
Gli articoli di
Angelica Edna Calo' Livne' troveranno spazio in questa rubrica
che abbiamo deciso di chiamare "Speranza dal Kibbutz Sasa".
www.itcalibri.it
Da due anni, con
l’inizio della seconda Intifada, in
Israele si vive nella precarieta', nella
paura, nell’angoscia di sentire ancora
una volta il rumore assordante dello
scoppio di un terrorista kamikaze, di
venire a sapere che un amico, un vicino
di casa, il lattaio o il fruttivendolo
e, nel peggiore dei casi, un familiare,
ne sia rimasto vittima, magari mentre
faceva acquisti in un grande magazzino,
o mentre sorseggiava un caffe' seduto al
bar o mentre era sull’autobus che
avrebbe dovuto riportarlo a casa.
Ciononostante, in molti redono che la
pace sia la soluzione piu' giusta,
l’unica che possa garantire a Israele e
al futuro Stato palestinese stabilita',
tranquillita' e sicurezza. Tra questi,
Angelica Edna Calo' Livne', una ebrea
romana che nel 1975 ha deciso di andare
a vivere a Sasa, kibbutz dell’Hashomer
Hatzair nell’estremo nord d’Israele, al
confine con il Libano, dove ancora oggi
vive con suo marito e i quattro figli.
Come donna "di
sinistra", Angelica sa che la pace non
basta volerla, bisogna creare delle
situazioni che, seppure in piccolo, la
realizzino: sa che bisogna “fare
qualcosa”. E lei lo ha fatto, e continua
a farlo: fa parte di un progetto di
insegnamento che coinvolge docenti arabi
ed ebrei, insegna a Ybellin, un
villaggio arabo vicino Haifa, ma
soprattutto scrive - mail, articoli e
ora libri - per spiegare la pace, per
far capire il suo significato, cercando
di coinvolgere il numero maggiore di
persone, di ogni genere, appartenenza
religiosa ed etnica. Edna ha capito che
la pace, per realizzarsi, ha bisogno di
essere diffusa e per questo si adopera
ogni giorno della sua vita. Di questo ci
parla il suo libro, Un si', un inizio,
una speranza, recentemente pubblicato
nella nuova collana del settimanale
“Tempi”. Della sua idea di pace e del
suo entusiasmo quotidiano per far si'
che si avveri, che da idea si trasformi
in realta'.
Ma l’aspetto
più interessante del libro sta nel senso
di profonda delusione e, insieme, di
sgomento, provocati dall’esplodere della
seconda Intifada, dalle scelte di Arafat
e della leadership palestinese. ''Le
lacrime di Angelica'' – scrive Fiamma
Nirenstein nella sua prefazione – sono
quelle di tutta la Israele pacifista
dopo l’orribile sorpresa dell’Intifada
attuale, del tradimento di Arafat, del
terrorismo suicida''. Lacrime per i
morti, lacrime per un’idea che sta
naufragando davanti ai fatti, ma lacrime
di rabbia, anche, nei confronti dei
mass-media di tutto il mondo che da due
anni hanno deciso di raccontare un solo
punto di vista, tralasciando e
demonizzando l’altro.
Lo sgomento di
Angelica di fronte alla morte di tanti
suoi connazionali ("ad ogni attentato
piango, ad ogni soldato che muore piango,
e i miei figli mi dicono: "mamma,
ricordati che non sono tutti tuoi figli")
e' tale da atterrirla, quasi
distruggerla - tanto che arriva quasi a
chiedersi fino a che punto, fino a che
punto si puo' volere la pace? – ma mai
ad annientarla, e la sua battaglia
personale ricomincia ancora una volta.
Il libro della Calo' Livne' e' un libro
che pulsa, che vive delle stesse
passioni dell’autrice. E’ un libro di
una donna di sinistra pacifista, ma e'
anche il libro di una madre israeliana
che ha tre figli maschi, uno dei quali
gia' partito militare. E’ proprio questa
duplicita' che, a volte, diventa
scissione, a renderlo cosi' vero e
soprattutto ''umano'': non solo un libro
sulla pace, non solo il libro di una
parte politica precisa, non solo un
libro sulle tragedie che quotidianamente
si vivono in Medio Oriente, ma tutto
questo insieme. Pagine in cui
l’ideologia non e' una valanga in piena,
che passa sopra ad ogni cosa, ma un
punto di vista attraverso il quale si
intrecciano diverse emozioni, anche
discordanti tra loro.
Chi ha
conosciuto Edna personalmente
all’Hashomer Hatzair intraprendera'
questa lettura con la curiosita' e
l’entusiasmo di chi si accinge a leggere
le pagine di una cara amica. Sperera' di
trovare un ''miscuglio'' di sentimenti,
una visione critica, una forte idea di
pace che pero' non e' mai univoca.
Sperera' di trovare, insomma,
quell’apertura al dubbio che rende
ancora piu' forte il senso di un’idea,
senza accecarla. E lo trovera'.

- inzio
pagina -
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"Sulla vita di Angelica, sul
libro di Angelica, la nuvola
del presente offusca senza
preavvisi l'utopia
primigenia dell'uomo; la
fantasia che la maturità sia
una corruzione dell'infanzia,
quasi una malattia da curare
con l'espressione e la
comunione. (...) Le lacrime di Angelica sono
quelle di tutta la Israele
pacifista dopo l'orribile
sorpresa dell'Intifada
attuale, del tradimento di
Arafat, del terrorismo
suicida".
Fiamma Nirestein
Per acquistare il libro di
Calo' Livne' bisogna recarsi
alla libreria Menorah di
Roma o alla Claudiana di
Milano. Se non abitate in
queste due citta' contattate
direttamente l'editore
www.itacalibri.it |
ISBN 8852600019
€ 8,00 |
genere: Storia & Attualità
- collana: I Paperback di Tempi
- editore: TEMPI 2002 - pagine: 136
- formato: 13.5 x 21 cm
-peso: 0,22 Kg |
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